Gigabyte Z68X-UD4: Caratteristiche Esclusive Principali
La UD4 fa parte della serie di schede madri Ultra Durable 3, questo significa che il PCB (Circuito Stampato della scheda madre) ingloba al suo interno 2 once di rame in un’area di un piede quadrato (12 x 12 pollici). Ciò comporta una raddoppiata capacità di raffreddamento della componentistica deputata all’alimentazione, performance migliori e un basso consumo energetico. La seconda feature annoverata nell’Ultra Durable 3 è una durata media dei condensatori allo stato solido pari a 50.000 ore; questo significa massima affidabilità e longevità per garantire una totale soddisfazione agli utenti in possesso di processori ‘high-end’; Infine, Gigabyte adotta Mosfet con bassa resistenza Drain-Source (per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi), e le induttanze (choke) in ferrite, che sono costruite da un composto di ossido di ferro (ed altri elementi) che consentono di mantenere l’energia più a lungo sulle alte frequenze. Ultra Durable 3 significa quindi una minor dispersione energetica e una migliore solidità del sistema: proprio per questo Gigabyte si è ritagliata uno spazio molto importante nel mercato dedicato agli overclockers.
Oltre a questo la UD4 sfrutta la tecnologia Dual CPU Power la quale durante il normale utilizzo adopera solo 6 delle 12 fasi di alimentazione destinate a questo utilizzo, mentre nel caso in cui la CPU sia sotto regime di ‘Full Load’ le fasi di alimentazione dedicate ad essa divengono 12. La tecnologia Dual CPU Power consente di ottenere un notevole risparmio energetico, rispetto ad un utilizzo statico di tutte le fasi di alimentazione.
Rimanendo in tema di fasi di alimentazione questa scheda madre usa il controller Intersil PWM, precisamente il VRD 12 (Voltage Regulator Down); tale controller è stato approvato da Intel, e introduce il SerialVID (SVID) che trasferisce il controllo della potenza energetica dal processore al regolatore di voltaggio, questo ovviamente consente un miglior segnale tra la CPU e il controller PWM.
Naturalmente non possiamo non citare il Driver MOSFET. Mentre un normale VRM (regolatore di voltaggi) è composto dalle induttanze, condensatori allo stato solido e il driver IC in tre componenti separati tra loro, con il Driver Mosfet questo è stato integrato tutto in un unico componente, consentendo una migliore dissipazione del calore, una maggior efficienza energetica, una minor dispersione di calore e una riduzione fino al 50% dello spazio dedicato all’assemblaggio di questa componentistica.
Gigabyte anche in questa scheda madre monta la tecnologia DualBIOS, la quale consente nel caso in cui il BIOS attualmente installato si corrompa di essere automaticamente ripristinato alla versione inizialmente installata. Oltre a questo il DualBIOS supporta pienamente i dischi da 3TB, quindi ora è possibile installare il sistema operativo senza alcun problema anche su dischi da capienze estreme.
La Z68X-UD4 è perfettamente compatibile con il nuovo standard USB 3.0 e supporta una tecnologia che consente di incrementare le prestazioni di trasferimento dati fino al 10% grazie al Turbo USB 3.0. Tale tecnologia sfrutta 4 linee PCI Express addizionali, quindi può essere abilitata soltanto quando si usa una singola scheda video con link PCIe x8. In merito alle USB 3.0 notiamo l’introduzione del nuovo controller Etron in sostituzione del controller NEC presente ad esempio nella P67A-UD4. Come abbiamo avuto modo di constatare in altre recensioni questo controller fornisce prestazioni sensibilmente superiori rispetto al controller NEC.
Importantissima funzionalità che Gigabyte ha integrato su questa mainboard è la Turbo XHD che consente all’utente di configurare un Raid 0 tramite l’utility integrata, questo riduce ad un'unica operazione la procedura che normalmente un utente dovrebbe effettuare per configurare un Raid 0 (generalmente composta da sette operazioni).
Infine segnaliamo la presenza dell’intefaccia Power eSATA, che consente, grazie a un particolare connettore che integra sia una porta USB che una eSata di collegare perifferiche eSata senza doverle collegare ad una ulteriore porta USB per alimentarle.
GIGABYTE Touch BIOS™ è sviluppato come una applicazione di Windows; gli utenti non dovranno quindi resettare il proprio computer per poter accedere al BIOS e fare delle modifiche. Ad esempio, se si vuole cambiare la priorità del dispositivo di boot ( avvio ), basterà semplicemente entrare in GIGABYTE Touch BIOS™ e fare la modifica. Al successivo reboot ( riavvio ) il sistema applicherà la nuova impostazione caricando dal dispositivo selezionato. In questo modo non si perderà più tempo per fare delle migliorie alle impostazioni del proprio computer.